LA LINEA FERROVIARIA

La sezione del corpo stradale ferroviario è composta dall' infrastruttura, costituita dalla sede stradale, dal corpo, dalla piattaforma e relative banchine, la sovrastruttura ,detta anche armamento, che comprende la massicciata, le traverse e le rotaie. Il corpo stradale presenta una pendenza del 3-3,5% per agevolare lo scolo delle acque. Fanno inoltre parte del corpo stradale le opere d'arte principali (ponti, viadotti e gallerie) e quelle minori (muri di sostegno, canali di scolo, tombini ecc.)
Con il termine di armamento ferroviario si intende il complesso costituito dalle rotaie, e dalle traverse.
Il sistema rotaie-traverse è appoggiato sulla piattaforma tramite l'interposizione di uno strato di pietrisco che prende il nome di massicciata o ballast.
Il pietrisco utilizzato per la massicciata è ricavato da rocce quali il basalto, il porfido e il granito. Il pietrisco ricavato da queste rocce, particolarmente dure, può durare da 25 a 30 anni prima di essere sostituito.
La rotaia è un profilato di acciaio, sagomato in modo da sostenere e guidare le ruote dei veicoli ferroviari. La figura seguente mostra la sezione di una rotaia e l'indicazione dei suoi componenti:

Gli elementi principali della rotaia sono il fungo, il gambo e la suola. Vi è una stretta relazione dimensionale tra questi tre elementi, a seconda del tipo di rotaia e della linea sulla quale essa è impiegata.
La rotaia si presenta inclinata verso l'interno di circa 1/20° (2 gradi) per consentire, nei tratti rettilinei, il richiamo al centro del binario, degli assi dei veicoli che altrimenti andrebbero ad urtare alternativamente i bordini contro i fianchi delle rotaie.
Le rotaie hanno un peso compreso fra 36 e 60 Kg/m e lunghezze fino a 48m.

La traversa serve a collegare trasversalmente le rotaie, garantendone lo scartamento di 1,435 metri oltre a ripartire sul pietrisco gli sforzi gravanti sulle stesse. Sino ad alcuni anni orsono, le traverse utilizzate in ferrovia erano di legno (rovere, cerro, faggio e pino), trattate con un apposito procedimento di impregnazione, in autoclave a 12 atmosfere, con olio di catrame (creosoto), altamente antisettico e antiputrescente. Ciò per aumentare la resistenza della traversa dall'attacco di parassiti del legno e dall'umidità. Le traverse così trattate hanno una durata che può arrivare fino a 20 anni
In questi ultimi anni, le traverse in legno vengono gradualmente sostituite da quelle in cemento armato vibrato precompresso.
Quest'ultime, hanno un peso rilevante (ca. 200-220 Kg contro i 60-100 Kg di quelle in legno). Per tale motivo e per la loro fragilità, le traverse in cemento armato, devono essere manipolate con apposite attrezzature meccaniche durante il carico, lo scarico e la posa in opera.
Per unire le rotaie alle traverse si ricorre a degli attacchi che possono essere dei seguenti tipi:
- attacco diretto, la rotaia appoggia direttamente sulla traversa ed è ancorata alla stessa a mezzo di chiodi detti caviglie, oggi non più utilizzato, reperibile solo su alcuni binari morti di stazioni secondarie

- attacco indiretto utilizzato sulle FS a partire dal 1928, consiste in una piastra opportunamente sagomata, dove la rotaia viene serrata con bulloni chiamati chiavarde di ancoraggio che agiscono tramite piastrine, rondelle tipo Groover e relativo dado. Il vantaggio di questo tipo di attacco oltre alla robustezza, impedisce lo scorrimento della rotaia sulla piastra

- attacco elastico